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Michele Angileri

Fosso di Riancoli

A un certo punto, inaspettatamente, l'ampio canyon boscoso con cui il Fosso di Riancoli raggiunge la valle del Turano si riduce a uno stretto corridoio scavato nella roccia bianca, interamente occupato da belle vasche di dimensioni insolitamente grandi, inframmezzate da piccole cascate. Le dimensioni delle vasche si spiegano con i grandi volumi di acqua trasportati dalle piene del torrente, il quale ha un bacino di alimentazione decisamente più ampio della media. Nonostante l'ampio bacino, però, il marcato carsismo della zona fa sì che il torrente vada in secca in estate.

La forra di Riancoli è probabilmente il più conosciuto e ripetuto itinerario torrentistico della Sabina.

Nome Fosso di Riancoli
Regione Lazio, Valle del Turano
Centro urbano più vicino Collalto Sabino
Dislivello 80 m
Sviluppo 500 m
Verticale massima 10 m
Roccia Calcare
Difficoltà3
Navetta Consigliata
Esplorazione T. Dobosz, G.Pintus, A. Marzioletti, A. Mastrosanti: aprile-maggio 1986

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Non so perché, ma a Riancoli capita spesso. A me capitò una volta, o più precisamente capitò al mio compagno di escursione (eravamo solo in due): il mio amico dimenticò nella mia macchina (lasciata a monte della gola) le chiavi dell'auto di navetta (la sua macchina) ...
Fummo fortunati: nella gola incontrammo un gruppo che effettuava la discesa della forra. Una volta terminata la discesa la loro auto di navetta riportò su anche me.

Però anche loro furono fortunati ad incontrare noi. Il gruppo era formato da 4-5 donne e un uomo. 2-3 donne erano senza muta. Nessuno portava uno zaino: le sole cose che avevano con loro erano una piccola sacca stagna e una corda trasportata a spalla. Quel gruppo non aveva la consapevolezza di ciò che stava andando ad affrontare, nonostante l'uomo (il leader del gruppo) avesse percorso più volte la forra di Riancoli ...
Come volevasi dimostrare: alle prime vasche la pelle delle donne divenne violacea e loro iniziarono a tremare per il freddo. Per evitare loro il peggio il mio amico ed io facemmo a meno della giacca della muta (avevamo comunque la salopette), ed aiutammo il gruppo a terminare la discesa il più velocemente possibile. Grazie a noi andò tutto bene.

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