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Michele Angileri

Fosso della Rocca

In uno splendido angolo di Sabina, ai piedi del paese di Salisano, scorre il Fosso della Rocca. Il nome si deve alla medievale Rocca Baldesca, un abitato fortificato che sorgeva su di una spalla rocciosa protetta su di un lato dalla gola del Fosso della Rocca e sull'altro dal Fosso di Rasciano. Oggi dell'abitato fortificato non restano che rovine nascoste dalla fitta macchia mediterranea. Il luogo è davvero suggestivo.
Oggi nei pressi della Rocca Baldesca sorge la centrale idroelettrica di Salisano, che ricava energia dall'acquedotto del Peschiera. È dunque una centrale alimentata ad acqua potabile. Dopo essere passata attraverso le turbine l'acqua prosegue immacolata il suo viaggio verso Roma. Le turbine si trovano in un locale scavato nella roccia.

Il Fosso della Rocca nasce alle pendici dei Monti Sabini. Le sorgenti che lo alimentano sono purtroppo captate, e così il torrente è privo d'acqua per gran parte dell'anno. In inverno però, quando le piogge sono frequenti la gola si rianima di graziose cascate, offrendo una discesa piacevole e rilassante.

Nome Fosso della Rocca
Regione Lazio, Monti Sabini
Centro urbano più vicino Salisano (Rieti)
Dislivello 220 m
Sviluppo 1800 m
Verticale massima 20 m
Roccia calcare
Difficoltà3
Navetta Possibile
Esplorazione Michele Angileri; 2 marzo 1994

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Ricordo un'esplorazione condotta alla vecchia maniera, usando il meno possibile gli spit e il più possibile gli alberi, sebbene messi in posizione molto arretrata, sebbene difficili da raggiungere. Ricordo che era un giorno qualsiasi in mezzo alla settimana, un giorno che non lavoravo. Ricordo la concentrazione che viene dall'essere soli. Ricordo il paesaggio della gola svolgersi lento davanti ai miei occhi, ora dopo ora. Ricordo l'ultima cascatella e poi l'uscita e il relax al sole e la risalita verso la macchina. Ricordo la gioia per l'esistenza di un posto come quello. Non era un periodo in cui fossi felice o soddisfatto, ma quella gioia e quella gola mi facevano sentire ricco.

Foto e video by Michele Angileri e Giuseppe Martino

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