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Torrente Duglia
![](../canyoning/prima.gif) ![](/canyoning/duglia/7.jpg)
Il torrente Duglia scorre tra le pendici della Sila che si affacciano sulla piana del Crati.
Nei pressi della pianura le colline attorno gli si avvicinano e lo stringono tra balze ricoperte di boschi e macchia.
Il torrente riesce a passare solo ripiegandosi più volte su se stesso.
In estate la gola del Torrente Duglia si percorre con una piacevole camminata nel greto, tra pesci, granchi di fiume e
rocce di gneiss. Il bagno in pantaloncini e scarponcini da trekking nelle acque tiepide del Duglia è una inevitabile
benedizione, visto il caldo che avvolge questa parte di Calabria.
Nome |
Torrente Duglia
|
Regione |
Sila
|
Centro urbano più vicino |
Bisignano
|
Dislivello |
90 m |
Sviluppo |
2500 m
|
Verticale massima |
0 m
|
Roccia |
gneiss, basalto
|
Difficoltà | 0 (estate)
| Navetta |
Possibile, non indispensabile
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Esplorazione |
Michele Angileri; 1 agosto 2009
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  Cliccate qui per acquistare un codice di accesso Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola Ricordi
In estate in Calabria il caldo non scherza. Quest'estate, poi, è una di quelle tremende, con temperature minime mai inferiori
ai 25 gradi, e temperature massime costantemente superiori ai 35 gradi, con punte di 42-43°C ...
Con questo caldo gli unici luoghi dove poter fare del movimento all'aria aperta in Calabria sono il mare e le forre.
Per il mare non ci sono problemi: si arriva sulla spiaggia con la macchina, si fanno 20 passi e ci si tuffa!
Per le forre invece ...
... il problema è tutto negli accessi. Il caldo può rendere praticamente impossibile
raggiungere l'attacco di una forra, o tornare alla macchina al termine della discesa, senza prendersi un
colpo di calore. E le gole che hanno i due ingressi
comodamente raggiungibili in macchina sono poche in Calabria, molto poche.
Il paradosso è che una di queste gole comodamente raggiungibili è il Torrente Duglia, ma ovviamente servono due
macchine! e io, che sono da solo, non ho due macchine!
E allora mi tocca prima portare su lo zaino, pesantemente carico di attrezzatura inutile (ma che sia inutile
lo saprò solo a discesa ultimata!), e nasconderlo nei pressi del punto di ingresso.
Poi debbo portare la macchina al punto di uscita. Infine mi tocca raggiungere a piedi il punto di ingresso.
E tutto questo debbo farlo la mattina presto, perchè già alle 9 c'è il rischio di un colpo di calore.
Ma il gioco dell'esplorazione delle forre è questo, e a me piace così.
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