cookieless, no-ads, no threats canyon exploring with Michele Angileri
Gole del Tronto
I popoli che anticamente si stabilirono nella penisola italiana dovettero trovare i percorsi per superare le catene montuose che ne costituiscono la dorsale. Alcune volte
le vie più brevi e comode erano rappresentate da gole di fiumi e torrenti, ma siccome in una gola c'è spazio solo per il corso d'acqua, per realizzarvi sentieri o strade
dovettero scavarne tratti nella roccia, o fabbricare cenge artificiali sorrette da muri.
Nel II millennio AC l'attraversamento dei Monti della Laga avveniva già lungo una strada che percorreva le aspre gole del Fiume Tronto: era la primitiva Via Salaria,
realizzata dai Sabini. Due millenni più tardi i Romani migliorarono la strada, ricostruendola parzialmente, ma il tracciato attraverso le gole del Tronto rimase quello,
ed è praticamente lo stesso ancora oggi, un percorso stretto e tortuoso sul versante roccioso della valle, una ventina di metri più in alto del fiume. Solo negli ultimi anni
è iniziata la costruzione di alcune gallerie per la strada a scorrimento veloce che sta prendendo il posto dell'attuale via Salaria.
Così gli slarghi delle Gole del Tronto poterono essere colonizzati, e vi sorsero paesi raggiungibili grazie alla via Salaria, la cui unica alternativa era costituita
da lunghi e ripidi percorsi su e giù per i monti. E ancora oggi è così: per andare da Quintodecimo ad Acquasanta o da Favalanciata a Trisungo, a piedi come in automobile,
bisogna percorrere la via Salaria, perché nelle gole del Tronto l'unica via praticabile è quella.
A meno che non si voglia procedere direttamente nel fiume ... ma quello significa fare torrentismo.
Nome |
Gole del Tronto
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Regione |
Marche, Monti della Laga
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Centro urbano più vicino |
Acquasanta Terme
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Dislivello |
120 m |
Sviluppo |
7 km
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Verticale massima |
9 m
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Roccia |
Arenaria, marna
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Difficoltà | 4
| Navetta |
Necessaria
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Esplorazione |
Prima discesa integrale in stile torrentistico: Michele Angileri; 19 settembre 2020
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  Cliccate qui per acquistare un codice di accesso Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola Ricordi
L'esplorazione in senso sportivo delle gole fluviali del centro Italia si deve ai canoisti, che le percorrono soprattutto nei periodi di piena.
I torrentisti in questo
tipo di gole non ci vanno (almeno non ancora). Anche per il Tronto è andata così.
Negli anni c'è stata in verità qualche sporadica discesa a piedi di qualche tratto delle gole del Tronto: ad esempio, il tratto da Quintodecimo ad
Acquasanta è stato percorso una ventina d'anni fa dalla locale associazione speleologica (forse alla ricerca di grotte), mentre nel 2020 il tratto Favalanciata-Quintodecimo
è stato percorso da una squadra del CNSAS alla ricerca di un disperso ... Una discesa sportiva integrale in stile torrentistico (quella in cui, per intenderci, ci si diverte
a farsi trasportare dalla corrente, a nuotare nelle pozze e nei canali, a disarrampicare o calarsi lungo le cascate) non era però mai stata fatta.
La mia discesa non è stata un'esplorazione in senso stretto (non c'è punto del Tronto che non sia noto a qualcuno, pescatori, bagnanti, ...) quanto piuttosto una rilettura del
luogo in chiave torrentistica.
Una lettura interessante IMHO.
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