cookieless, no-ads, no threats canyon exploring with
Michele Angileri

Risorgenza degli Ausi

L'acqua dei Monti Lepini, Ausoni e Aurunci scorre tutta sottoterra, data la natura carsica di questi massicci situati nella parte meridionale del Lazio e affacciati sul Mar Tirreno.
Così, se proprio non si vuole rinunciare a percorrere un torrente acquatico e incassato nella roccia di queste montagne occorre raggiungerne il corso sotterraneo. La cosa è normalmente molto difficile ed esula completamente dal torrentismo ma c'è un'eccezione: la Grotta degli Ausi.

La Grotta degli Ausi è una risorgenza da cui vede la luce un torrente perenne che percorre circa 1 km di belle gallerie in una modestissima collina nelle campagne di Prossedi. Priva di difficoltà tecniche, la grotta obbliga comunque a bagnarsi fino al bacino e pertanto richiede l'uso di muta e calzari.

Nome Risorgenza degli Ausi
Regione Lazio meridionale
Centro urbano più vicino Prossedi
Dislivello -10 m
Sviluppo 900 m
Verticale massima 0 m
Roccia calcare
Difficoltà1
Navetta No
Esplorazione L. Zileri, A. Osti, G.A. Bizzarri, E. Pietromarchi; 1 aprile 1953

 

Descrizione dettagliata: immettere il codice di accesso  
Cliccate qui per acquistare un codice di accesso
Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Secondo me il modo in cui gli speleologi vivono la speleologia soffre di un'eccessiva ambizione alla serietà. La speleologia è, per sua natura, fortemente caratterizzata dalla ricerca e l'esplorazione, ma ritengo che questi aspetti vengano in generale vissuti in maniera esagerata: l'attività portata avanti dai gruppi speleologici tende troppo spesso a trascurare l'elemento estetico-ludico-sportivo, IMHO. La bellezza di un ambiente ipogeo, la sua natura "aliena" o la lontananza dal mondo esterno (misurata in ore di progressione necessarie per raggiungerlo) passano in secondo piano rispetto all'esistenza della grotta in sé e alla profondità raggiunta. Così le grotte oggetto di esplorazione sono spesso orribili budelli che penetrano dentro la montagna senza mai raggiungere dimensioni esteticamente accettabili, luoghi in cui la progressione è faticosissima, luoghi che in caso di infortunio (anche lieve) si rivelano delle trappole mortali, con strettoie che debbono essere allargate artificialmente per potere passare.

Però esistono anche grotte belle e facili come la risorgenza degli Ausi, alla portata di tutti e perfino con un leggero sapore di torrentismo. Il paradosso è che queste grotte belle e facili sono anche trascurate, perché ritenute poco interessanti sul piano esplorativo e sul piano tecnico, o forse, chissà, proprio per quel leggero sapore di torrentismo, per la presenza di un torrente che rende necessario bagnarsi.
Così puoi abitare nel Lazio e fare speleologia per anni, forse per una vita, senza andare mai agli Ausi. E quando, dopo 20 anni di attività, ti decidi ad andarci ti ritrovi in beata solitudine in un luogo che pare essere lí apposta per te.

Copyright © 2002- Michele Angileri. All rights reserved.