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Michele Angileri

Vurga Nera

Siamo nella parte nord-orientale della Sila, la cosiddetta Sila Greca. In alto i monti sono ricoperti dalle celebri foreste di pino. In basso i fianchi dirupati fatti di rocce calcaree e di flysch si sfaldano riempiendo le valli di colossali accumuli di ghiaie, e creando così uno degli elementi più caratteristici del paesaggio calabrese: le fiumare, deserti di pietre che serpeggiano in fondo alle valli, percorse in superficie da esili rivoli d'acqua.

Prima di arrivare giù alle fiumare i torrenti percorrono ripidi valloni che possono nascondere gole e cascate. Il principale vallone che forma la fiumara Coserie è chiamato Vurga Nera, per le grandi vasche nella roccia viva lo caratterizzano (una "vurga" è una vasca di un torrente). In estate la gola della Vurga Nera può essere risalita per un lungo tratto, superando le vasche a nuoto o aggirandole (se possibile). Nella parte alta del vallone, però, qualche bella cascata obbliga all'uso di corde e imbraghi.

Nome Vurga Nera
Regione Calabria, Sila Greca
Centro urbano più vicino Longobucco
Dislivello 320 m
Sviluppo 6 km
Verticale massima 15 m
Roccia calcare, flysch
Difficoltà4 (estate)
Navetta Necessaria
Esplorazione Prima discesa torrentistica: Michele Angileri, Andrea Pucci; 14 agosto 2008

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

La gola della Vurga Nera fu percorsa per la prima volta dal basso, in risalita, da gruppi di escursionisti e perfino da qualche torrentista che si limitò però al tratto escursionistico.
Il dubbio che la Vurga Nera potesse offrire qualcosa di più di una relativamente semplice escursione mi venne nel 2008. Pensai così di percorre la gola dall'alto, partendo da quota 780 m, e ci andai con l'amico Andrea, trovando una sequenza di cascate che aggiunse bellezza e sportività al percorso.

Gli anni seguenti iniziai a riflettere sulla possibile esistenza di altri tratti torrentisticamente interessanti nella valle del Coserie ma non effettuai né ricognizioni né tantomeno esplorazioni, un po' perché la cosa non mi sembrava molto probabile, un po' perché avevo altri luoghi da esplorare.
Fu solo nel 2018 che l'amico Saverio Talerico iniziò a percorrere sistematicamente i numerosi valloni che formano il torrente Coserie, scoprendovi gole insospettabili ...

Le foto 5, 13, 18 sono di Andrea Pucci

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