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Michele Angileri

Vallone di Vècite

La Costiera Amalfitana è un angolo d'Italia assai celebre, conosciuto in tutto il mondo, ma allo stesso tempo è uno degli angoli più sconosciuti d'Italia. Questa situazione paradossale è dovuta alla bizzarra natura di questo luogo: è asperrimo ma anche densamente abitato, è un luogo di mare ma ci vive gente di montagna, è assediato da industrie e città ma è sostanzialmente privo di strade, è luogo di turismo di massa ma solo una èlite visita qualcosa di più della piazzetta di Amalfi o dei vicoli di Positano. A un chilometro dalla costa, del turismo rimane solo un'eco e la vera natura di questo luogo emerge indisturbata. Boschi che sono giungle impenetrabili in mezzo ad enormi pareti rocciose, paesi incastonati nella pietra, limoneti appesi sopra le forre e i burroni. Dolomiti in mezzo al mare.

Alle spalle del campo sportivo di Maiori il Vallone di Vècite assume un aspetto tropicale. Il bosco fitto sale ripido verso i torrioni di roccia alla testa della valle. L'umidità, l'impraticabilità del bosco fittissimo, i magnifici torrioni dolomitici e le cascate lussureggianti della forra di Vècite costituiscono un ambiente esotico situato a due passi dai vicoli di Maiori, dalla strada statale, dai capannoni. Un mondo parallelo.

Nome Vallone di Vècite
Regione Campania, Costiera Amalfitana
Centro urbano più vicino Maiori (Salerno)
Dislivello 160 m
Sviluppo 500 m
Verticale massima 40 m
Roccia calcare
Difficoltà3
Navetta No
Esplorazione Michele Angileri, Andrea Pucci; 11 giugno 2006

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Nell'esplorazione di una forra è importante la valutazione delle condizioni meteorologiche. Una forra sconosciuta è il posto peggiore dove trovarsi mentre è in corso un'abbondante precipitazione. Perciò i giorni precedenti l'esplorazione io e Andrea ci leggiamo tutti i bollettini disponibili, e seguiamo l'evolversi non solo del tempo ma anche delle previsioni.

Si, perché le previsioni per la domenica cambiano giorno dopo giorno: sole, pioggia, nuvoloso, rovesci ... Che tempo farà realmente domenica?
Siccome è logico supporre che le previsioni siano tanto più attendibili quanto più vicino è il momento a cui sono riferite, quelle del sabato sono le più attendibili. Le previsioni del sabato davano: cielo sereno; dal pomeriggio annuvolamenti e possibilità di locali rovesci. Perfetto! La gola è breve, perciò se attacchiamo presto siamo sicuri che il tempo si mantiene bello. E comunque un rovescio di pioggia non ci impensierisce.

La mattina il cielo è sereno, come previsto, ma fa presto ad annuvolarsi. E fa presto anche a iniziare a piovere, ma non si tratta di un "locale rovescio", no: è una pioggia insistente, che ci accompagna per l'ultima ora della discesa. Giunti alla macchina ci tocca cambiarci sotto la pioggia. Poi andiamo via in macchina, sotto la pioggia che diventa via più intensa. Giunti al valico di Chiunzi constatiamo che sta piovendo su tutta la Campania.

Decisamente la scienza delle previsioni del tempo ha davanti a sé parecchia strada da percorrere per diventare affidabile. Nel frattempo Andrea suggerisce di arrangiarci in proprio. Potremmo lanciare una moneta: se viene testa vuol dire che piove, se viene croce non piove! Come dite? è poco scientifico? Tutt'altro! con la moneta si ha il 50% di probabilità di azzeccarci, e dunque si indovina in media una volta su due, il che è grosso modo pari al tasso di successo che nel corso di questi anni abbiamo osservato per le previsioni meteorologiche "serie", quelle fatte coi satelliti, con le stazioni di rilevamento, i palloni sonda, i radar, i computer, ... Ci si azzecca e si sbaglia in misura simile, ma almeno non si perde tempo coi bollettini!

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