cookieless, no-ads, no threats canyon exploring with Michele Angileri U Uattenniere
Il paese di San Fele sorge arroccato sul colle roccioso ai piedi del quale si sviluppa la gola del Torrente Bradano (da non confondere con l'omonimo fiume lucano), conosciuta oggi col nome di U Uattenniere. Il nome è la dialettizzazione di Battendiere, una antica macchina a energia idraulica utilizzata per la lavorazione della lana: sul torrente sorgevano infatti opifici di questo tipo. Il suono della parola "Uattenniere", però, è potente e inquietante, e mi fa automaticamente pensare all'acqua che con un rombo cupo batte potentemente precipitando dalle cascate per infilarsi in un oscuro e misterioso corridoio di pietra, l'acqua che cade battente verso l'oscurità, l'acqua che "batte il nero". In tempi recentissimi gli abitanti di San Fele hanno riscoperto la bellezza e il pregio ambientale della gola del Bradano e delle cascate, ed hanno iniziato una oculata opera di valorizzazione e tutela del sito, sull'onda della quale qualcuno ha provato a verificare se la gola e le cascate potessero essere un valido percorso di torrentismo. Lo sono, assolutamente.
  RicordiA settembre 2011, navigando su youtube, mi imbattei per caso nel video con cui l'associazione "Lucani in Natura" documenta la prima
discesa torrentistica della gola del Bradano. Che bella gola!
Qualche giorno dopo ebbi una conversazione con Michele Sperduto, abitante di San Fele e tra i principali responsabili della tutela e
valorizzazione dello Uattenniere, in qualità di presidente del locale comitato. Michele mi confermò che il secondo inforramento
dello Uattenniere non era stato disceso prima di
allora, ma aggiunse che non si trattava di un tratto sconosciuto. Lui stesso ci si era recato più volte e, pur non potendo percorrerlo
lungo il greto era riuscito a raggiungerne i punti più caratteristici percorrendo antichi sentieri o avventurandosi sulle rocce e nella
macchia.
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