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Michele Angileri

Gola del Gàlatro

Una stretta e profonda forra sul versante orientale del Monte Caramolo. Il tratto più spettacolare è purtroppo situato sotto il Ponte dei Colombi della strada che collega Lungro ad Acquaformosa, dal quale viene scaricato nel torrente ogni tipo di immondizia. Le autorità dei comuni di Lungro ed Acquaformosa si disinteressano completamente del problema e non fanno nulla per impedire l'inquinamento di questa forra che è uno dei beni ambientali più singolari del Parco Nazionale del Pollino. Uno scandalo, un'assurdità. Basterebbe installare delle robuste reti a protezione della forra nei pressi del Ponte dei Colombi. Invece non c'è nulla che tenti di dissuadere gli incivili che gettano i rifiuti, neppure un cartello di diveto.

Fortunatamente l'85% della forra del Galatro si sviluppa a monte del Ponte dei Colombi, e questo rende possibile la discesa senza dovere necessariamente attraversare il tratto inquinato. Purtroppo, come dicevo, quello è proprio il tratto più stretto e spettacolare. L'ultima volta non ho avuto il coraggio di percorrerlo e così le fotografie e il video non lo ritraggono. Solo le ultime due foto e l'ultimissima parte del video ne mostrano l'inizio, prima del punto in cui si accumula la spazzatura.

Nome Gola del Gàlatro
Regione Calabria, monti di Orsomarso
Centro urbano più vicino Acquaformosa
Dislivello 320 m
Sviluppo 1200 m
Verticale massima 20 m
Roccia calcare
Difficoltà4 (estate)
Navetta Possibile, non indispensabile.
Esplorazione Michele Angileri, Francesco Catalano, Cosimo La Gioia, Marcello Lentini, Stefano Rossi; agosto 2000

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

La gola finora era bella, meglio di quanto ci aspettassimo. E ora eravamo sotto il Ponte dei Colombi ... Le pareti altissime, la forra stretta, semibuia, levigata ma ingombra di ogni genere di immondizia ... oggetti, resti di animali, forme di pane, un'automobile incastrata in alto tra le pareti ... Non vedevo l'ora di uscire. E inaspettatamente alla base di un salto troviamo qualcun altro nella forra ... un cane! un cane precipitato da quelle pareti alte complessivamente una cinquantina di metri e ancora vivo! quasi morto di sete e fame, magrissimo ma ancora vivo! Incredibile!
Proviamo a farlo mangiare ... si, ce la fa. Forse si puo' salvare. C'è una cassetta di frutta. Lo mettiamo lì dentro e proviamo a calare la cassetta, ma il cane usa le sue ultime forze per saltare fuori dalla cassa, spaventandosi non appena solleviamo la cassetta. A questo punto Stefano lo prende in braccio rassicurandolo e si fa calare lui giù per i 3-4 salti che mancano all'uscita. Lì c'è una sorgente. Il cane beve. Gli lasciamo un altro dei nostri panini. Buona fortuna amico!

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