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Michele Angileri

Balzo 45

Nei pressi di Rieti, allo sbocco della valle del Salto, si trova una zona torrentistica piuttosto singolare. Per un breve tratto poderose bancate di conglomerato compatto (ma facilmente erodibile dall'acqua) appaiono ai lati della valle. Il paesaggio assume forme e colori particolari, e ogni minuscolo torrentello riesce a generare una gola. Il risultato è una altissima concentrazione di percorsi torrentistici.

Il "Balzo 45" è un torrente che scende ripido nel bosco del versante sinistro della valle del Salto, con qualche cascata aggirabile. Giunto nei pressi del fondovalle il torrente incontra però una fascia di pareti in cui scava una breve sequenza di cascate non aggirabili, in ambiente aperto.
Il nome di Balzo 45 viene dall'altezza della cascata finale della sequenza.

Nome Balzo 45
Regione Lazio, Balzi di Grotti
Centro urbano più vicino Grotti (Rieti)
Dislivello 140 m
Sviluppo 200 m
Verticale massima 42 m
Roccia conglomerato
Difficoltà2
Navetta No
Esplorazione Michele Angileri, Gaetano Peluso; giugno 1997

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Faceva freddo ma non pioveva da diversi giorni ... il torrente era certamente secco! Poteva essere la meta giusta per far gustare all'amico Ezio (Orazio per l'anagrafe) un pizzico di esplorazione torrentistica.
Giunti però all'attacco della discesa constatammo che l'acqua c'era! inevitabile bagnarsi, e non eravamo attrezzati. Pensai allora di cambiare meta, di esplorare quell'altro torrente, quello sicuramente meno interessante, quello quasi certamente privo d'acqua.
Così scendemmo il Balzo 30. Fu un ripiego, la meta originaria era il torrente che poi chiamai Balzo 45.

Dopo un paio di mesi ci riprovai, stavolta assieme a Gaetano. Era giugno e nella parte alta non c'era quasi più scorrimento idrico. Il torrente si rivelò inizialmente assai meno interessante di quanto avessi immaginato: tutta la prima parte della discesa si svolge infatti in ambiente aperto e le cascate sono facilmente superabili in arrampicata o aggirabili. Non ci sono inforramenti. Alla fine però il discorso si fece più interessante: il torrente si gettava in una sequenza verticale di 3-4 salti, di cui l'ultimo era decisamente più alto di quanto mi aspettassi ...

Le foto sono di Michele Angileri e Andrea Pucci

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