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Michele Angileri

Gola del Caldanello - tratto inferiore

Ad est la catena del Pollino termina con maestose montagne a franapoggio conosciute come Timpe. L'ultima di queste è il Monte Sellaro, un mondo di roccia calcarea, boschi mediterranei e bellezze straordinarie che guarda al vicinissimo Mare Ionio.

Sui bordi del Sellaro si sviluppano due gole tra le più maestose e particolari d'Italia: il grandioso Raganello ad ovest, lo spettacolare Caldanello a nord-est.
Il nome Caldanello si deve alla Caldana, una grossa sorgente di acqua sulfurea che sgorga da una grotta al termine della gola, la Grotta delle Ninfe. Tra i cunicoli carsici che alimentano la Caldana c'è certamente l'Abisso di Bifurto, una grotta verticale attiva che si apre alla testata della valle e sprofonda nella valle del Caldanello terminando in un sifone di ghiaia a 700 m di profondità: un altro luogo straordinario che fa parte di questa montagna.
La parete nord della gola del Caldanello ha fatto da difesa naturale per l'antico e suggestivo abitato di Cerchiara di Calabria, affacciato sul Golfo di Sibari e dominato dagli alti, ripidi pendii del Sellaro, gigante che vigila sui Cerchiaresi ma anche luogo che sale verso il cielo, luogo in cui si è più vicini a Dio. Non a caso in alto, sul monte, sorge il monastero/santuario di Santa Maria delle Armi (Madonn' ill'Arm in dialetto cerchiarese), dove le Armi non sono quelle con cui si fa la guerra ma "l'Arm" (singolare), parola lucana che indica la montagna rocciosa.

La gola del Caldanello è bellissima, continua, lunga. A metà percorso, però, la parete sinistra diviene per un brevissimo tratto un ripido pendio roccioso ricoperto dalla macchia, da cui si può entrare nella gola o uscire, effettuando la discesa di metà del canyon. Questa scheda si riferisce al tratto inferiore, il primo ad essere stato esplorato.

Nome Gola del Caldanello - tratto inferiore
Regione Calabria, Pollino
Centro urbano più vicino Cerchiara di Calabria
Dislivello 150 m
Sviluppo 1300 m
Verticale massima 8 m
Roccia calcare
Difficoltà4
Navetta Possibile
Esplorazione Michele Angileri, 1 aprile 2002

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi


L'esplorazione della Gola del Caldanello è stata pesantemente condizionata dalla presenza dei due depuratori di Cerchiara di Calabria, che scaricano i liquami direttamente nella gola. Il torrente ha scorrimento idrico solo nelle stagioni più piovose o allo scioglimento delle nevi: ciò comporta che per buona parte dell'anno le acque reflue siano le uniche a percorrere la gola.
Un giorno di marzo del 1991 provai ad esplorare il Caldanello dall'inizio, ma rinunciai perché l'acqua era fortemente inquinata. Rinunciai, ma il richiamo di quel luogo severo e misterioso rimase forte. 10 anni più tardi, d'estate, andando a Cerchiara (o forse a San Lorenzo Bellizzi) mi fermai al belvedere sulla Gola. Si tratta di un ampio spiazzo affacciato sul breve tratto del Caldanello in cui la parete sinistra diviene un ripido pendio, alla base del quale la gola è relativamente ampia e il fondo è visibile dall'alto. Come sempre in estate, il torrente era in secca. Un momento ... il torrente qui è secco, ma i depuratori continuano a riversare nella gola le acque reflue ... Evidentemente queste finiscono sottoterra ... ma questo significa che le acque reflue arrivano nel tratto inferiore della gola solo nei periodi di piena ... Il tratto inferiore è dunque necessariamente più pulito di quello superiore, ma quanto? pulito al punto di essere percorribile?
Feci allora una ricognizione del tratto finale calandomi con la corda sul fondo della gola. Osservai vasche profonde di acqua stagnante ma tutto sommato pulita. Tuttavia non mi fidai e rimandai la faccenda all'inverno.

A Natale la situazione idrica degli ultimi 1500 m di gola era la seguente: niente scorrimento in corrispondenza del belvedere ma scorrimento nel tratto finale! Mi chiesi da dove arrivasse quell'acqua. Scoprii che quel tratto di gola è interessato da piccole sorgenti che sgorgano dagli interstrati rocciosi. L'inclinazione degli strati suggerisce che quell'acqua viene dalla parte alta del Sellaro, e non dai depuratori di Cerchiara. L'acqua aveva un bel colore smeraldino, e nessun cattivo odore. Così finalmente mi convinsi a fare l'esplorazione, ma arrivò il maltempo e dovetti rimandarla di qualche mese, fino alla Pasqua. Finalmente a pasquetta del 2002 esplorai il tratto inferiore del Caldanello, una successione continua di scenari grandiosi scolpiti nella roccia!

Diedi notizia dell'esplorazione su questo sito, pubblicando anche le poche foto che avevo scattato nella ricognizione di Natale. La notizia calamitò attenzione ed interesse nella comunità torrentistica e più in generale degli amanti della montagna, ma anche nella gente del posto, che iniziando a rendersi conto della straordinarietà di quella gola cominciò a progettarne la valorizzazione turistica e la tutela. Le ripetizioni della discesa, tuttavia, furono pochissime. Nella mia esplorazione avevo trovato condizioni particolari, ma di norma l'acqua del Caldanello rimaneva sporca anche nel tratto inferiore (sebbene meno che nel tratto superiore), quanto bastava a scoraggiare la discesa. Io stesso non avevo intenzione di percorrere di nuovo il Caldanello Inferiore, non fino a quando sarebbero rimasti in funzione quei maledetti depuratori.
Giuseppe Antonini fu tra i pochi a discendere il Caldanello Inferiore. Anni dopo, nel maggio 2010, Antonini completò l'esplorazione della gola percorrendo il tratto superiore assieme a una squadra del Soccorso Alpino e Speleologico della Calabria. L'esplorazione del tratto superiore aumentò l'interesse per il Caldanello, e i torrentisti iniziarono a percorrere la gola con una certa regolarità (numeri comunque bassi, complessivamente meno di 10 discese ogni anno!) e a pubblicare foto. Man mano che passavano gli anni chi percorreva la gola riferiva di un torrente divenuto dapprima abbastanza pulito, poi perfettamente pulito ... Non potevo crederci: i depuratori di Cerchiara erano sempre là, apparentemente sempre gli stessi. Le voci, tuttavia, erano concordi, così andai a controllare, e ... era vero! Il Comune di Cerchiara di Calabria aveva risolto il problema dell'inquinamento del Caldanello facendo funzionare i depuratori alla perfezione, probabilmente affidandone la gestione a una ditta seria e competente, forse ammodernando parte delle strutture... Sta di fatto che, dopo avere deturpato per anni uno dei monumenti naturali più straordinari d'Italia, i depuratori di Cerchiara sono divenuti i più efficienti che io abbia mai visto, e spero che continuino ad esserlo anche negli anni a venire.

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