![]() cookieless, no-ads, no threats canyon exploring with Michele Angileri Rio Paghetto
![]() La forra del Rio Paghetto offre al torrentista una varietà di morfologie, colori e paesaggi così straordinaria che sembra di percorrere 4 forre diverse nella stessa giornata. Da principio c'è una tipica gola sabina nel calcare bianco. Poi si passa a una forra ripida nel calcare selcifero, in un maestoso scenario mediterraneo e minerale. Poi la roccia cambia ancora e tutto si colora di rosa. Infine flysch e marne multicolori disegnano un paesaggio a metà tra le dune e i calanchi. Il tutto è condito ed insaporito in senso sportivo da numerose calate e disarrampicate, che completano il quadro delle sensazioni di una bella giornata in forra.
  RicordiIn quegli anni dedicavo tempo ed attenzione alla ricerca di materiali leggeri, con l'obiettivo esplicito di ridurre il peso degli zaini da esplorazione e quello implicito di poter essere in condizione di esplorare da solo, o con squadre ridotte, avendo comunque con me un'attrezzatura completa, e risolvendo così il problema della cronica mancanza di partner per questo tipo di attività. Una delle cose che pesano di più in esplorazione è il materiale di armo, e soprattutto il trapano, che dovendo perforare la roccia deve essere potente e quindi pesante. E siccome per un foro nella roccia serve parecchia energia, anche la batteria che lo alimenta deve essere grande e quindi pesante ... Questa almeno era la situazione all'inizio degli anni 2000, quando i perforatori erano alimentati da batterie al Ni-Cd. Con l'avvento delle batterie al litio potei compiere un primo, importante passo avanti nell'alleggerimento del trapano, modificandone il circuito elettrico in modo da poterlo alimentare con una batteria esterna con tecnologia LiPo, molto più leggera di una batteria al Ni-Cd di pari capacità, e anche in grado di fornire una corrente maggiore e dunque una maggiore potenza. Le batterie LiPo hanno una certa probabilità di prendere fuoco, soprattutto se subiscono un urto, la qual cosa non è impossibile mentre si fa del torrentismo ... Qualcuno quindi mi sconsigliò dal provarci, ma io lo feci lo stesso, con le dovute precauzioni, e negli anni non ebbi mai problemi con le LiPo. A un certo punto giunse la notizia che si potevano mettere fix facendo buchi col Bosch Uneo, un nuovo trapano a percussione,
a batteria, particolarmente piccolo e leggero, facente parte della linea di prodotti per l'hobby (non professionali). L'Uneo applicava per
la prima volta ai trapani a percussione un concetto che poi divenne universale: per far buchi nella pietra non è necessario che la punta
percuota con grande forza, è meglio dare un gran numero di colpi anche se molto più leggeri. Il fattore chiave è la frequenza dei colpi,
non l'energia del singolo colpo. Si poteva pertanto costruire tassellatori con motori meno potenti e dunque più leggeri.
Nel giro di pochi anni furono immessi sul mercato tanti modelli di trapano basati sul principio dei colpi a bassa energia e alta frequenza. L'Uneo divenne rapidamente obsoleto e lo rimpiazzai con altri modelli, ovviamente più performanti. Copyright © 2002- Michele Angileri. All rights reserved. |
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