cookieless, no-ads, no threats canyon exploring with Michele Angileri
Torrente Morenile
Le colline alle spalle di Cariati sono formate da poderose bancate di conglomerato compatto. Picchi tafonati e guglie insospettabili
emergono dalla macchia mediterranea e dai terreni argillosi in parte coltivati, in parte rinselvatichiti ma comunque baciati dal sole e
accarezzati dall'aria mite.
In questo paesaggio affascinante il torrente Morenile percorre una gola caratterizzata da splendide erosioni nel conglomerato, scenari maestosi, cascate e
tante grandi vasche in cui tuffarsi e nuotare.
Nome |
Torrente Morenile
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Regione |
Calabria
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Centro urbano più vicino |
Cariati
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Dislivello |
120 m |
Sviluppo |
2800 m
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Verticale massima |
25 m
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Roccia |
Conglomerato
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Difficoltà | 4
| Navetta |
Possibile
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Esplorazione |
Michele Angileri, Domenico Riga, Saverio Talerico, Giuseppe Viggiani; 3 aprile 2018
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  Cliccate qui per acquistare un codice di accesso Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola Ricordi
Mentre organizzavamo un'esplorazione dalle parti di Umbriatico, Domenico mi chiese se avessi mai esplorato gole dalle parti di Cariati,
o se ne avessi notizia. No, non sapevo nulla di gole dalle parti di Cariati. C'è un torrente, aggiunse Domenico, che ha delle vasche ben
visibili su Google Earth; magari è interessante, che ne pensi?. Andai al computer. Eh si, le vasche c'erano, ma il tratto potenzialmente
interessante era brevissimo e aveva pochissimo dislivello. Era insomma una cosa così breve da non giustificare il viaggio fino a Cariati.
A monte della gola il torrente percorreva una piccola piana alluvionale piena di aranceti e coltivazioni, raggiunta da una strada che risaliva la gola
del torrente tenendosi a qualche decina di metri dal greto ... Bah, era veramente poca cosa. Ancora più a monte poteva forse esserci un tratto
potenzialmente interessante, ma le pendenze in gioco erano comunque bassissime: una cinquantina di metri dislivello in un chilometro o più.
Una volta lì avremmo dovuto scendere anche il tratto a monte per dare un po' più di senso alla giornata ... E ovviamente scegliere un periodo con
il giusto scorrimento idrico. Facciamolo l'anno prossimo, a Natale: è un torrente breve e facile, è praticamente a livello del mare e la zona ha clima molto mite,
quindi Natale è il periodo migliore, secondo me.
A Natale, però, qualcosa andò storto, e non riuscimmo ad organizzare la discesa. La facemmo a Pasqua, periodo in cui, oltretutto, le piogge
avevano dato ai torrenti portate più interessanti che a Natale.
Era una bella giornata di sole, e l'ambiente era più selvaggio di quanto avessi pensato, con splendidi picchi rocciosi circondati dalla macchia mediterranea.
Arrivato in cima al primo salto mi resi conto che la gola non sarebbe stata così semplice e scontata come avevo immaginato. La roccia era scavata in maniera insospettabile,
cascate e grandi vasche si succedevano a ritmo serrato , ... Avanzavamo lentamente attraverso scenari maestosi e spettacolari, e così la gola era di fatto lunga, molto più di quanto
avessi immaginato.
Fu una sorpresa continua, manifestata da ciascuno di noi con esclamazioni di gioioso stupore via via più intense.
Foto by Michele Angileri, Domenico Riga, Giuseppe Viggiani
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