![]() cookieless, no-ads, no threats canyon exploring with Michele Angileri Fosso di Micigliano
![]() Visto dalla strada che ci passa accanto, il Fosso di Micigliano appare come una valle boscosa, uguale a mille altre. L'aspetto nasconde però un insospettabile ambiente di cascate e forre buie.
  RicordiErano vent'anni che, passando per quella strada, mi dicevo: questo torrente andrebbe disceso. E un'istante dopo: mah, probabilmente non c'è nulla di interessante, ci andrò quando non avrò di meglio da fare. Infatti ci sono andato dopo vent'anni, in un caldo pomeriggio di giugno. Ci sono andato da solo proprio perché non lo ritenevo interessante ed era meglio
riservare la compagnia di Andrea a percorsi più promettenti.
Ma invece, inaspettatamente, scendevo cascata dopo cascata, senza soluzione di continuità, mentre il torrente si stringeva togliendo sempre più luce all'ambiente, e le ore passavano più in fretta di quanto avessi immaginato ... Un anno dopo l'esplorazione il Fosso iniziò ad essere ripetuto, ed iniziarono a circolare commenti su Internet. Uno in particolare mi colpì.
Lo riporto testualmente:
Obiettivamente la spazzatura nel Fosso di Micigliano c'è. Purtroppo negli anni '60 e '70 i torrenti vicini ai paesi venivano utilizzati come discarica per i rifiuti solidi urbani, e questa triste sorte è toccata anche al Fosso di Micigliano. La spazzatura veniva gettata dalla strada che passa in alto, sul fianco della valle, e da qui la lingua dei rifiuti arrivava fino al torrente, creando un accumulo che veniva poi eroso dalle piene. Siccome però le piene al Fosso di Micigliano non sono frequenti né particolarmente violente, il trasporto verso valle dei rifiuti è risultato limitato. Lo spettacolo che si apre alla vista quando si giunge a ciò che resta della lingua dei rifiuti della discarica è triste e disgustoso, ma nello spazio di pochi metri la situazione cambia, tornando quasi normale. Dico "quasi" perché da qui in avanti si incontrano i rifiuti portati a valle dalle piene, ma non sono particolarmente numerosi, e secondo me non tolgono fascino e bellezza alla discesa. D'altronde le foto e il video che pubblico in questa pagina, e che ritraggono molti dei punti più caratteristici della gola, ci mostrano la realtà
delle cose. È evidente che nel prendere le immagini mi sono soffermato sull'ambiente complessivo e non sui particolari.
Se le osservate bene potete notare però della spazzatura: per esempio, in cima al masso incastrato della foto 25 c'è un pezzo di plastica verde
(che oggi non c'è più, portato via da una piena), sul ciglio della cascata della foto 3 c'è un pezzo di ferro e in basso si vede una busta di plastica,
al bordo della pozza della foto 9 possiamo notare i resti di una busta di plastica nera e se guardiamo bene sulla destra noteremo un copertone sotto i
sassi, in basso a destra nella foto 12 notiamo un grosso fusto di acciaio e quanto resta di una sediolina di metallo (gli stessi che vediamo in alto a
destra nella foto 11), e poi un copertone di trattore nella foto 17, ...
Come sempre nei luoghi c'è una realtà oggettiva e una soggettiva in virtù della quale uno stesso luogo può apparire molto diverso se osservato con occhi diversi. Su una cosa però sono d'acordo con l'autore del commento apparso su internet. A un certo punto la strada ha un tornante situato molto vicino al torrente, e dal tornante ancora oggi qualche incivile testa di cazzo butta giù vecchi elettrodomestici, materassi e rifiuti ingombranti. Ora, che la gestione dei rifuiti urbani negli anni '60 e '70 (e magari anche '80) fosse dissennata e irrispettosa dell'ambiente è cosa nota, ma da allora sul fronte della riduzione dell'impatto ambientale dei rifiuti si sono fatti grandi passi avanti. In particolare in questi ultimi anni le amministrazioni pubbliche prestano molta attenzione alle modalità di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Evidentemente il Comune di Micigliano si è distratto, o forse non è ancora abbastanza attento a ciò che accade nel suo territorio (che è poco abitato e quasi privo di inquinamento). Voglio allora laciare un appello al Sindaco di Micigliano. Egregio Sindaco, tra le tante bellezze ambientali del vostro splendido territorio comunale c'è un insolito Monumento Naturale: il canyon
del Fosso di Micigliano. I suoi corridoi semibui, le sue pozze di acqua limpida, le sue cascate, costituiscono un ambiente di pregio che andrebbe
tutelato e (perché no?) valorizzato in senso turistico, pubblicizzato come una delle principali attrattive naturali della zona. Mentre la percorrenza
integrale del canyon è riservata a torrentisti esperti, dotati di adeguata attrezzatura, o a gruppi guidati, la visione di alcuni scorci del canyon
potrebbe essere consentita al vasto pubblico se fossero realizzati dei sentieri e un'adeguata segnaletica.
Ma la sa una cosa, egregio Sindaco? io sono convinto che assai più dei divieti e delle barriere potrebbero fare l'informazione e la consapevolezza. Sono convinto che la spazzatura viene gettata nel Fosso perché la gente non sa quanto è bello e importante quel torrente. E allora, egregio Sindaco, informi i suoi concittadini, faccia loro conoscere quello che si nasconde in quel Fosso, in quel luogo scomodo e inospitale. Sicuramente nel vostro comune avete organizzato un servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti, una "isola ecologica", ...: spinga i suoi concittadini ad utilizzarlo! a non disfarsi dei rifiuti gettandoli al bordo della strada! E magari faccia di più: organizzi la raccolta dei rifiuti che giacciono ai piedi del tornante. Potrebbero essere tirati sulla strada con
un argano, e in quel caso io ed altri appassionati come me verremmo a lavorare gratis per prenderli da dove sono ed agganciarli all'argano. Dico sul serio.
Se crede, mi contatti, sono a sua disposizione. Copyright © 2002- Michele Angileri. All rights reserved. |
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