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Michele Angileri

Torrente Licciardo

Alle spalle del centro urbano di Paola la Catena Costiera si innalza ripida raggiungendo i 1200 m a soli 5 km dal mare. L'aria umida che viene da occidente provoca precipitazioni mediamente abbondanti che, unite alla natura impermeabile delle rocce di granito e gneiss, rende la Catena Costiera ricca d'acqua tutto l'anno. Questo è ovviamente un bene per i torrenti, che hanno un buon flusso idrico anche in estate, ma anche per la vegetazione, che cresce formando le lussureggianti "giungle calabresi".

Nella valle del Licciardo la giungla è fitta e tenace più che altrove. Così alle usuali difficoltà di percorrimento del torrente (le cascate, le disarrampicate su roccia scivolosa) qui si aggiunge un ulteriore elemento che rende più ostile ma proprio per questo più affascinante la discesa del vallone.

Nome Torrente Licciardo
Regione Calabria
Centro urbano più vicino Paola
Dislivello 240 m
Sviluppo 1200 m
Verticale massima 9 m
Roccia Granito, gneiss.
Difficoltà3
Navetta Possibile
Esplorazione Piero Greco; 2013

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

La gola del Licciardo è stata la prima esplorazione torrentistica fatta da Piero Greco, subacqueo paolano di lunghissima esperienza. Piero affrontò l'esplorazione da solo, con autentica curiosità e senza pregiudizi su cosa sia "degno" di essere chiamato "forra". Il torrente era lì, per percorrerlo servivano evidentemente le corde e gli spit, così Piero imparò ad usare le corde e a mettere gli spit prima di provare a seguire il torrente. E quando trovò tratti sbarrati da giungle impraticabili, invece di pensare (come avrebbe fatto un torrentista "esperto") che forse non ne valeva la pena, che le forre sono un'altra cosa, si armò di falce e si aprì la strada in mezzo alla giungla, raggiungendo altri tratti incassati ed altre cascate.
Perché questa è la natura dei luoghi ed è così che va affrontata e goduta.

Ne è valsa la pena: il Licciardo è un itinerario bello e interessante, il primo itinerario torrentistico mai trovato nei graniti della Catena Costiera. E nonostante oggi quasi tutte le cascate siano attrezzate con spit, il Licciardo rimane un itinerario selvaggio riservato ad autentici appassionati.
La giungla calabrese non è per tutti!

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