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Michele Angileri

Canale dell'Iserno

Nella parte settentrionale della Sardegna, nella Gallura e nel Monteacuto, il paesaggio è disegnato dal granito, il famoso granito sardo che viene scolpito dal vento e dall'umidità in forme talvolta spettacolari. Si pensi, ad esempio, alla celeberrima "Roccia dell'Orso", nei pressi di Palau, una delle icone della Sardegna.

A dispetto del nome, nel Monteacuto troviamo estesi altopiani disabitati a quote di 600-800 m sul livello del mare. I torrenti che nascono sugli altopiani ne incidono i bordi scavando valli che in qualche caso sono interessanti sotto il profilo torrentistico.
E' il caso del Canale dell'Iserno. Offre una lunga discesa che nella stagione piovosa risulta impegnativa e faticosa, con numerose vasche profonde da attraversare e qualche cascata che richiede l'uso della corda. L'ambiente è maestoso e molto bello.

Nome Canale dell'Iserno
Regione Sardegna, Monteacuto
Centro urbano più vicino Padru
Dislivello 330 m
Sviluppo 3500 m
Verticale massima 35 m
Roccia Granito
Difficoltà3 (tarda primavera)
Navetta Raccomandata. Se ne può fare a meno.
Esplorazione Michele Angileri, Guido Biavati, Luca Murgioni, Andrea Pucci; 14 giugno 2009

 

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Ricordi

La stagione ideale per fare del torrentismo in Sardegna va solitamente da novembre ad aprile. In questi mesi le piogge fanno sì che tutti i torrenti abbiano acqua. A maggio-giugno si corre già il rischio di trovarli secchi, mentre da luglio in poi se ne può esser certi!

Ma da novembre ad aprile noi siamo impegnati col lavoro, e non è facile trovare le condizioni per un weekend torrentistico in Sardegna. E così finisce che siamo qui a giugno, all'inizio dell'estate! Le cascate sono asciutte, come da copione, ma fortunatamente un filo d'acqua che appare e scompare tra le rocce mantiene piene e pulite molte delle vasche del torrente. E col caldo che fa possiamo fare una cosa davvero eccezionale: nuotare e tuffarci in pantaloni e camicia, senza indossare la muta!

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