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Michele Angileri

Canale Castiglione

La valle del fiume Lao è uno dei luoghi più incantevoli della Calabria. La Natura offre al visitatore mille motivi di interesse e moltissime possibilità sportive, il torrentista vi trova percorsi assai differenti tra loro, a cominciare dalla Grande Gola del Lao, che inizia 2 Km a valle del paese di Laino.

Il Canale Castiglione è con tutta probabilità la forra tecnica più frequentata della Calabria. Le ragioni di ciò sono varie:

  • è una discesa acquatica che perfino nelle estati più secche presenta un buon scorrimento idrico, e che risulta comunque praticabile per la maggior parte dell'anno
  • è una forra bella ed emozionante, ottima palestra di torrentismo acquatico
  • gli accessi alla forra sono vicinissimi alle strade (caso abbastanza raro in Calabria)
  • il Castiglione è situato a pochi chilometri dalle rinomate e splendide località balneari dell'alto Tirreno calabrese, che forniscono un ampio bacino di utenza agli operatori commerciali i quali trovano nel Canale Castiglione il percorso più accessibile e interessante da proporre ai clienti
Con questa premessa qualcuno potrebbe pensare a una forra dove risuonano le voci di gruppi di torrentisti e dove c'è da fare la fila alla partenza dei salti ... Nulla di tutto ciò! anche in pieno agosto la cosa più probabile al Canale Castiglione (la forra tecnica più frequentata della Calabria!) è non incontrare nessuno e scendere in beata solitudine in mezzo ad una natura che pare essere lí solo per noi.

Nome Canale Castiglione
Regione Calabria, valle del Lao
Centro urbano più vicino Papasidero
Dislivello 150 m
Sviluppo 800 m
Verticale massima 35 m
Roccia calcare
Difficoltà7 (estate)
Navetta Possibile, ma non indispensabile.
Esplorazione Michele Angileri, Renato Donati; 18 agosto 2002

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Due cose mi preoccupavano quel giorno ... La prima era la portata del torrente. Gole verticali con questa portata erano un'eccezione nell'attività torrentistica mia e di Renato, e piuttosto che arrischiare esperimenti di tenuta sotto cascata mi proponevo di armare le calate fuori dal getto dell'acqua. Ma questo avrebbe portato via tempo, e il tempo in quelle giornate avrebbe potuto essere preziosissimo.
Infatti l'estate del 2002 fu molto piovosa (al telegiornale i meteorologi dell'Aeronautica la classificavano come la più piovosa degli ultimi 50 anni). Ogni pomeriggio vi erano abbondanti temporali, che (come certo saprete) sono il più grande pericolo ambientale per chi percorre una gola. Inoltre sapevo che nella parte iniziale la gola è molto stretta ...
Comunque tutto andò bene. Le calate che armammo su punti esposti furono solo 3 e la forra si rivelò ricca di vie di fuga. Giungemmo in cima all'impressionante cascata finale mentre iniziavano i tuoni. Il temporale arrivò mentre, terminata la gola, mi recavo a recuperare l'auto.

Le foto sono di Michele Angileri e Andrea Pucci

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