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Michele Angileri

Fosso del Bagno

La gola del Fosso del Bagno è un singolarità geologica, quello che si dice un "monumento naturale". Tra le dolci colline adiacenti il paese di Parrano emerge un modestissimo affioramento di calcare, attraversato da un torrente stagionale che vi scava una brevissima forra che è un concentrato di forme straordinarie e bellissime: maestosi archi naturali, strettissimi meandri nella roccia striata dalla selce, grandi pozze profonde, cascate, ... Una festa per gli occhi e per lo spirito!

Alcune di queste forme sono di evidente origine ipogea. In effetti la gola è il centro di un sistema di grotte, un paio delle quali sono percorribili e oggetto di visite guidate. Vicinissime alla forra si trovano inoltre alcune sorgenti sulfuree che danno il nome al luogo ("Bagno" è il bagno termale). Proprio alla presenza dell'acqua sulfurea e al suo potere corrosivo nei confronti della roccia calcarea si possono ascrivere le straordinarie forme di erosione di questo gioiello naturale.

Nome Fosso del Bagno
Regione Umbria
Centro urbano più vicino Parrano
Dislivello 60 m
Sviluppo 250 m
Verticale massima 10 m
Roccia Calcare
Difficoltà2
Navetta No
Esplorazione ???

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

La prima volta che andai al Fosso del Bagno era il 1992. Ci andai da solo, a gennaio. Il torrente era in condizioni idriche perfette, selvaggio, solitario, maestoso, tutto per me.
Altri tempi. Allora il torrentismo era un'attività poco conosciuta, praticata sporadicamente e mai in inverno.

Con gli anni le cose sono cambiate. Tanta gente ha consciuto il torrentismo e si è messa a praticarlo con regolarità (e si è anche convinta di saperlo praticare!). Le autorità pubbliche hanno iniziato a prendere coscienza del fenomeno (e più in generale delle attività outdoor) e qualcuno ha pensato a regolamentarlo e a trasformarlo in una fonte di reddito. Così il Comune di Parrano ha recintato l'area delle Tane del Diavolo (nome che anticamente indicava la forra e le grotte adiacenti), ha realizzato all'uscita della forra una struttura didattico-turistica (con tanto di piscina termale), ha attrezzato una via ferrata che permette di raggiungere le grotte e ammirare la forra da vicino senza doversi bagnare, ha affidato la gestione a una cooperativa, ha fissato un prezzo per l'ingresso all'area e ha iniziato a chiedere l'accreditamento dei gruppi che percorrono la forra.
Oggi, grazie alla ferrata, la straordinaria bellezza del Fosso del Bagno può essere ammirata anche da coloro che non praticano il torrentismo. Di contro, però, il Fosso non ha più quel sapore selvaggio che aveva nei primi anni '90, quando un giovane Michele arrivò lì in moto, un giorno qualunque, si cercò un accesso dal basso attraversando la macchia, e si godette in totale solitudine le magiche sculture naturali di questo luogo eccezionale ricavandone sensazioni molto diverse da quelle che si possono avere oggi.

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