canyon exploring with Michele Angileri

Gole di San Venanzio

Dalla Valle Subequana il fiume Aterno scende alla Valle Peligna attraversando le imponenti Gole di San Venanzio, delimitate da pareti inaccessibili e boschi pensili. L'inaccessibilità non ha però impedito all'Uomo di frequentare questi luoghi fin da tempi antichissimi. Le pitture rupestri sulle pareti della gola testimoniano la frequentazione preistorica, mentre i tratti di strada scavati nelle pareti si devono ai Peligni e ai Romani, che all'interno delle pareti scolpirono l'incredibile acquedotto delle Ùccole, che per millenni e fino a pochi decenni fa ha portato a Raiano l'acqua delle sorgenti di Molina.
Le grotte sui versanti delle Gole furono considerati per millenni luoghi ideali per la meditazione e l'eremitaggio. San Venanzio di Camerino soggiornò in alcune nicchie vicinissime al fiume assieme al suo maestro Porfirio nel III secolo, nel luogo dove secoli dopo una chiesa a lui dedicata fu edificata su un arco che scavalca la gola del Fiume Aterno in uno dei suoi punti più stretti. Da quel momento le Gole dell'Aterno si chiamano così, Gole di San Venanzio.

La straordinaria ricchezza storica di questi luoghi si aggiunge alle forme altrettanto straordinarie scolpite dal fiume, alla bellezza dei boschi e delle pareti e, perché no?, alla frescura del fiume e alla piacevole fatica di una discesa torrentistica che nella stagione giusta è relativamente semplice.

Nome Gole di San Venanzio
Regione Abruzzo
Centro urbano più vicino Raiano
Dislivello 95 m
Sviluppo 2300 m
Verticale massima 10 m
Roccia Calcare
Difficoltà4
Navetta Possibile
Esplorazione Prima discesa integrale in stile torrentistico: Michele Angileri; 26 settembre 2021

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

In inverno e primavera le Gole di San Venanzio costituiscono un difficile itinerario di canoa fluviale, con strette rapide, sifoni, complessi trasbordi ... A dirla tutta, percorrendolo a piedi l'ho trovato troppo accidentato per una discesa in canoa, ma evidentemente la bellezza delle Gole è stata sufficiente a motivare i canoisti a percorrere tutto il tratto che va dal ponte della Tiburtina-Valeria a quello della strada Raiano-Vittorito.
Sotto quest'ultimo ponte, però, c'è un ultimo spettacolare tratto inforrato introdotto da una cascata impraticabile con le canoe ...

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