canyon exploring with Michele Angileri

Vallone Scalille

In Calabria i paesi di montagna non sorgono nelle valli ma sulle creste. Le valli sono luoghi pericolosi, bersagliati dalle frane, periodicamente percorsi da piene alluvionali, facilmente attaccabili dai nemici, mentre in alto sulle creste c'è terra coltivabile e ci si difende bene.
Bocchigliero non fa eccezione: è in alto, circondato da un reticolo di profondi valloni che ne costituiscono una difesa naturale. Sui fianchi delle valli ci sono però appezzamenti coltivabili e in fondo c'è sempre acqua, anche nelle estati più secche. Le valli della Calabria sono state fondamentali per l'economia rurale, ma sono luoghi aspri, difficili, lontani dai centri abitati, e così proprio le valli sono state i primi luoghi ad essere interessati dal generale abbandono delle attività agro-pastorali avvenuto negli scorsi decenni, e anche i primi luoghi a rinselvatichirsi.
Lontani, solitari, coi fianchi ricoperti da boschi fitti e spinosi che hanno cancellato buona parte dei vecchi sentieri, con l'acqua che li percorre tutto l'anno ... i valloni attorno a Bocchigliero attirano il curioso che vuole conoscere a fondo questo splendido territorio, seducono il camminatore con la promessa di una frescura tanto agognata nella rovente estate calabrese, incantano il torrentista che ha la fortuna di imbattersi in una bella sequenza di cascate e vasche smeraldine come quella del Vallone Scalille.

Ma l'incanto ha un prezzo, anzi due: bisogna arrivare in fondo al vallone, nel punto giusto, e poi tornare su ...

Nome Vallone Scalille
Regione Calabria - Sila
Centro urbano più vicino Bocchigliero
Dislivello 115 m
Sviluppo 1300 m
Verticale massima 16 m
Roccia Calcare marnoso
Difficoltà3
Navetta Possibile con fuoristrada
Esplorazione Michele Angileri, Domenico Riga, Saverio Talerico; 12 agosto 2021

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

L'estate del 2021 fu tra le più calde e secche degli ultimi decenni. Il caldo terrificante rendeva problematico qualunque itinerario che comportasse salite a piedi ripide o esposte al sole. Il torrentismo si poteva fare (ovviamente gli itinerari acquatici) ma preferendo itinerari con navetta, prevedendo la doppia macchina anche dove in condizioni normali non è necessario, anche a costo di allungare di molto il percorso nel torrente.
Il nostro itinerario al Vallone Scalille fu molto lungo, sia per le ragioni esposte prima, sia per permetterci di esplorare tutto il corso del torrente, nella convinzione che ci fossero altri tratti interessanti oltre a quello che poi effettivamente trovammo.

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