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Michele Angileri

Torrente Sciarapottolo - ramo sinistro

Dai pianori ai piedi del santuario di S. Maria delle Armi si originano due piccoli torrenti, normalmente asciutti, che solcano il ripido e roccioso versante meridionale del Monte Sellaro e quindi si uniscono a formare il Torrente Sciarapottolo. Per entrambi la discesa è caratterizzata da una sequenza quasi continua di cascate, finite le quali il torrente prosegue ripido attraverso ambienti assolutamente aspri e selvaggi, ai piedi delle spettacolari pareti di Serra del Gufo.

Nome Torrente Sciarapottolo - ramo sinistro
Regione Calabria
Centro urbano più vicino Francavilla Marittima
Dislivello 390 m
Sviluppo 1200 m
Verticale massima 27 m
Roccia Calcare
Difficoltà4
Navetta Necessaria
Esplorazione Michele Angileri; 3 gennaio 2024

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Fino a qualche decennio fa questi luoghi erano vissuti. La gente abitava nelle fattorie sulle colline ai piedi di Serra del Gufo, coltivava i terreni, conduceva gli animali al pascolo. Una mulattiera collegava contrada Damale ai piani di S. Andrea e al santuario della Madonna delle Armi, un'ardita mulattiera con rampe realizzate con muri a secco, che dapprima percorreva una cengia ai piedi delle pareti di Serra del Gufo, quindi saliva a tornanti nella macchia mediterranea tra i due rami più ripidi del torrente Sciarapottolo.
Nei primi anni '90 la mulattiera era divenuta un sentiero, abbandonato e in rovina ma ancora percorribile. Percorsi quel sentiero, proprio per andare allo Sciarapottolo, per capire se fosse interessante in senso torrentistico. Quella volta lo giudicai poco interessante in quanto asciutto e decisamente aperto. Poi, per anni, non ci pensai più, fino a quando, spinto da un dubbio latente, l'occhio riprese a posarsi su quei due "graffi" nella macchia mediterranea sul fianco di Serra del Gufo, che in basso si univano a formare il torrente Sciarapottolo. Quelle sembravano proprio gole, probabilmente poco interessanti in senso torrentistico ma comunque gole che si sviluppano in un ambiente splendido e particolare ...

Così un giorno tornai a vedere. Era cambiato tutto: a Damale qualche casa era stata ristrutturata ed era ora abitata, qualche terreno era stato recintato, mentre altri settori abbandonati si erano rinselvatichiti ancora di più. E il sentiero per la Madonna delle Armi era praticamente scomparso: riuscii a fatica a trovarne dei brevi segmenti ancora percorribili, il resto era chiuso dalla fitta macchia mediterranea. Arrivare allo Sciarapottolo fu una faccenda spinosa, in tutti i sensi, ma una volta raggiunto il torrente mi convinsi finalmente a scenderlo in stile torrentistico, cosa che feci qualche giorno dopo.

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