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Michele Angileri

Rio Zagarone

Lontano sulla montagna, in un ambiente primordiale di rocce e boschi lussureggianti, la maestosa gola del Rio Zagarone offre al torrentista un lungo viaggio nel cuore della bellezza accompagnato dalla forza della Natura.

Nome Rio Zagarone
Regione Campania
Centro urbano più vicino Calabritto
Dislivello 460 m
Sviluppo 2 km
Verticale massima 44 m
Roccia Calcare
Difficoltà7
Navetta Necessaria
Esplorazione Parte alta: R. Basile ed altri, estate 1996
Discesa integrale: G. Antonini, P. Santinelli, T.Bisci, S.Romani, P. Grillantini; 22 aprile 2003

 

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Ricordi

Come buona parte delle discipline alpinistiche, anche il torrentismo è incentrato su luoghi comunemente inaccessibili (oltre che incredibilmente belli) percorribili solo con adeguate tecniche, materiali e preparazione. L'inaccessibilità delle gole è una motivazione potente un po' per tutti, che però diminuisce la sua forza fin quasi a scomparire non appena si acquisisce una certa esperienza e si percorrono un certo numero di forre. Per vederla riapparire occorre rivolgersi a luoghi ancora più inaccessibili, o a luoghi che lo divengono con flussi idrici abbondanti, o a causa di armi scomodi o insufficienti. Nel torrentismo come negli altri sport di montagna tanti cercano scosse di adrenalina, altri un riconoscimento sociale che viene dall'essere stato in un luogo inaccessibile ai più. Così periodicamente ecco venire alla ribalta un nuovo "canyon estremo", misterioso, quasi sacro, riservato a pochi iniziati e non ancora "profanato" da miscredenti.

Ma che sia considerato "estremo" o no, più o meno "adrenalinico", il Rio Zagarone rimane comunque un selvaggio scrigno di Natura primordiale e di profonda, assoluta bellezza.

Foto 2 e 35 by Renato Ricco

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