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Michele Angileri

Valli Cupe

A oriente i rilievi della Sila sfumano in una fascia di giovani colline di arenaria e conglomerato. Si tratta di rocce complessivamente tenere ma in grado di generare dirupi e balze praticamente ovunque. La morfologia di questa fascia collinare è dunque tormentata, al punto che le strade sono costrette a lunghi e tortuosi percorsi per unire paesi vicini in linea d'aria, e anche così non si riesce a trovare un percorso che sia al sicuro dalle frane che spesso cancellano tratti della sede stradale.
Le tenere arenarie e i conglomerati vengono scavati facilmente dai corsi d'acqua, i quali riescono a disegnare alcune belle, strette e insolite forre. La più famosa di queste è nota col nome di Valli Cupe. La sua fama è frutto di un'abile opera di promozione turistica operata dal comune di Sersale nell'ambito della valorizzazione complessiva delle gole e cascate naturali che ricadono nel territorio comunale.

Il tratto più interessante del canyon di Valli Cupe è di livello escursionistico. Valli Cupe è molto frequentata dai turisti in estate, ma anche nelle altre stagioni è facile incontrare visitatori che vengono ad ammirare la maestosità dello stretto corridoio con cui il torrente termina il suo percorso incassato. Chi vuole può però continuare a risalire il canyon attraverso corridoi meno suggestivi ma pur sempre piacevoli.

Nome Valli Cupe
Regione Calabria (Sila)
Centro urbano più vicino Sersale
Dislivello 290 m
Sviluppo
Verticale massima 0 m
Roccia Conglomerato
Difficoltà0-2
Navetta No
Esplorazione ???

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Ho un maledetto vizio: quando si tratta di luoghi, accessi e sentieri penso sempre di saperne più degli altri, perfino più di chi è nato o vive in quei luoghi. Il vizio mi viene dal fatto che, in effetti, molto spesso ho ragione io: il sentiero giusto è quello che indico io, la gola si trova lá dove penso che sia, ... Ma "molto spesso" non vuol dire "sempre" e non vuol dire nemmeno "necessariamente" ...

Così ero convinto di sapere quale fosse l'accesso più comodo possibile alle Valli Cupe. Si trattava ovviamente di un accesso diverso da quello utilizzato dalle guide e dai turisti che visitano la gola provenendo da Sersale. La convinzione mi veniva dalla attenta osservazione delle immagini satellitari: si vedeva benissimo una sterrata che risaliva lungo la fiumara fino a giungere a pochi metri dallo sbocco della gola. L'imbocco della sterrata era molto distante da Sersale e inoltre, con tutta probabilità, la sterrata sarebbe stata percorribile solo con un fuoristrada: forse erano queste le ragioni per cui guide e turisti utilizzavano un accesso dall'alto, invisibile dalle foto satellitari.

A Valli Cupe ci accompagnava Ivona, una guida della locale cooperativa a cui il comune di Sersale ha dato in appalto la gestione e manutenzione dei sentieri che conducono alle gole e alle cascate del territorio comunale. Ivona, nata e cresciuta in Polonia, è finita col trovarsi a vivere proprio a Sersale, un paese sulle aspre colline ai piedi della Sila, circondato da burroni e raggiungibile solo percorrendo strade tortuosissime che spesso franano giù rendendo ancora più difficili le comunicazioni ... E ci vive con piacere! e le piace accompagnare la gente nelle gole o ai piedi delle cascate, perché le piace la Natura in generale e questa Natura in particolare, con questa vegetazione, questo clima, questi profumi, questo panorama che spazia dalle foreste della Sila fino al Golfo di Squillace passando per le luci dei paesi arrampicati sulle creste di arenaria e argilla.
Ivona era contentissima di accompagnarci a Valli Cupe per il sentiero che lei conosceva a menadito ma io, poco prima, avevo parlato di una sterrata che percorreva la valle e permetteva di arrivare alla gola praticamente in macchina, e Ivona non la conosceva, non c'era mai stata. Dato che, fondamentalmente, tutti noi siamo quelli che a Roma verrebbero chiamati cazzerelloni, ecco che Antonio mi fa: non avevi parlato di una sterrata? vogliamo andare a vedere? hai detto che sono 7 km, col fuoristrada facciamo presto ...
Figuratevi se mi tiro indietro di fronte a una proposta del genere (anche perché, tra parentesi, ero stato proprio io a suggerirlo poco prima). Ivona ha qualche perplessità: ma la sterrata ci sarà ancora? ha piovuto parecchio, e potrebbero esserci state frane ... Comunque andiamo: sono curiosa, non sono mai arrivata a Valli Cupe venendo da valle

Curiosità, voglia di scoprire, di vedere il paesaggio scorrerti a fianco e distoglierti da ogni altro pensiero, da ogni altra necessità che non sia il gioco sereno e spensierato ... Lontani gli affanni, lo stress, la monotonia, il solito ... intorno la bellezza e un pizzico di inevitabile avventura. La macchina ci porta a valle percorrendo una sterrata scassata. Ivona dice che i sersalesi usano quella sterrata come via più breve per raggiungere la costa da quando la strada principale è chiusa per lavori, ma io ho qualche dubbio, e dopo un po' ne ha anche lei: troppo scassata e ripida per delle macchine normali. Alla fine giungiamo sulla strada provinciale ... Ecco, solo qui, in questo angolo di Calabria, una strada come questa può essere chiamata una "provinciale": è stretta al punto da non permettere l'incrocio tra due autoveicoli e sta diventando ancora più stretta per via dei cespugli che crescono indisturbati a bordo strada. L'asfalto è tutto scassato, pieno di buche profonde. Fortunatamente non incrociamo nessuno.
Giungiamo al ponte sul torrente che proviene da Valli Cupe. Resto sorpreso vedendo che è ancora in pedi e transitabile, ma comunque noi dobbiamo passare sotto il ponte e non sopra, così imbocchiamo la sterrata che risale la valle. Presto si biforca, e le due sterrate percorrono i lati opposti della fiumara. Scegliamo un lato e andiamo avanti: sarà quello giusto? ovviamente no: a un certo punto la sterrata si dirige verso la fiumara per attraversarla, ma il guado è devastato da una recente piena, ingombro di grossi massi, impraticabile.
Così torniamo indietro, ma subito Antonio vede un altro guado e mi dice: di qua, sembra che si passi!. Angela accoglie l'idea con un sentimento ben diverso dall'entusiasmo ... quel guado le fa un po' paura (o forse è il mio stile di guida?), ma ormai siamo in ballo e raggiungiamo felicemente la sterrata dall'altra parte.

Finalmente ci siamo? neanche per sogno: percorsi pochi metri anche questa sterrata è interrotta dalla piena di un affluente, che ha scavato un fossato profondo qualche metro. Dall'altra parte la sterrata continua, irragiungibile in macchina. E siamo ancora parecchio lontani da Valli Cupe. Se ci andassimo da qui ci metteremmo più tempo che non dal sentiero turistico.
Aveva ragione Ivona.
Tornato a casa riguardo le immagini satellitari. Sulle foto la sterrata non è interrotta dalla piena dell'affluente. Ma in Calabria certe cose cambiano in fretta, da un anno all'altro.

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