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Michele Angileri

Cascate di Trecene

Sul versante ovest del Monte Gorzano alcuni ripidi canaloni scendono verso la valle di Selva Grande riunendosi a formare il Fosso di Gorzano. Il Fosso è noto per due delle cascate che ne caratterizzano la parte bassa, conosciute come Cascate di Trecene (o di Trecina). D'inverno le cascate di Trecene costituiscono un celebre itinerario di ice-climbing, frequentato fin dagli anni '80. D'estate le due cascate di Trecene e le più piccole cascate che le separano costituiscono un grazioso itinerario di torrentismo, che si sviluppa in fondo ad un vallone aperto e boscoso.

Nome Cascate di Trecene
Regione Lazio
Centro urbano più vicino Amatrice
Dislivello 160 m
Sviluppo 700 m
Verticale massima 38 m
Roccia marna
Difficoltà5
Navetta No
Esplorazione Prima discesa torrentistica: Michele Angileri; 12 giugno 2014

 

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Ricordi

Al Fosso di Trecene mi accadde uno di quegli incidenti stupidi che compongono il variegato mosaico dei mille modi con cui ci si può fare male in montagna. Camminando nel bosco di fianco al torrente misi il piede su alcuni rami secchi, in un punto dove essi poggiavano su di uno strato di foglie secche che riempiva una piccola, invisibile buca del terreno. Sotto la spinta del piede uno dei rami si spezzò, la parte che mi stava davanti si alzò di scatto colpendomi in faccia e uno spuntone del ramo mi arrivò nell'occhio sinistro (se avessi voluto farlo apposta non ci sarei riuscito!), sulla sclera.
Fortunatamente lo spuntone non mi produsse tagli né mi lasciò schegge nell'occhio (evidentemente il grosso della botta, di per sé leggera, fu assorbito dalla faccia). Dopo qualche minuto riuscii a riprendere la discesa, e col passare delle ore mi spuntò nella sclera un discreto ematoma, che si riassorbì nel giro di una decina di giorni. Tutto bene, quindi, ma avrebbe potuto finirmi molto peggio. Ed è solo l'ennesimo dei mille modi con cui ci si può far male in montagna ...

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