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Michele Angileri

Fosso Ravi

Lunga e affascinante, la gola del Fosso Ravi si sviluppa in fondo a uno splendido vallone boscoso nascosto tra le pieghe dei Monti Sabini. Nella roccia bianca, ammantata dalla vegetazione e caratterizzata da molte piccole cascate, l'acqua ha scavato forre e profonde marmitte che nei periodi più piovosi si riempiono di acqua dai riflessi verdeazzurri. Nel resto dell'anno alla bellezza dell'acqua si sostituisce la bellezza della roccia levigata, che obbliga a innumerevoli disarrampicate e a numerose calate con la corda.

Nome Fosso Ravi
Regione Lazio, Monti Sabini
Centro urbano più vicino Contigliano
Dislivello 300 m
Sviluppo 2500 m
Verticale massima 22 m
Roccia calcare
Difficoltà4
Navetta Possibile
Esplorazione Tullio Dobosz, Giorgio Pintus; agosto 1986

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Sebbene non si tratti di un itinerario molto frequentato dai torrentisti, il Fosso Ravi può essere definito una classica del torrentismo in Sabina, anche perché si tratta della seconda gola esplorata nel Lazio in ordine di tempo.
Non ricordo quale fu la prima volta che ci andai. Forse ero in compagnia, forse da solo ... Certamente vissi una bella giornata di torrentismo, infatti negli anni seguenti ci tornai, altre 2 o forse 3 volte, ma sempre in "condizioni normali", cioè asciutta.
Mi dissi così che la prossima volta ci sarei andato in condizioni di scorrimento idrico. Preso da tante cose e tante gole dovettero passare molti anni prima che mi decidessi ad approfittare delle condizioni giuste, e in verità stavo per perderle quelle condizioni, perché l'acqua che trovai era pochissima (lo vedete nelle foto), almeno 5 volte inferiore a quella che avevo visto la settimana precedente nel corso di un rapido sopralluogo.
Poca ma sufficiente a farmi godere il Fosso Ravi in condizioni acquatiche :-)

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