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Michele Angileri

Valle Pozzo

Il ramo principale di Valle Pozzo scende ripido verso il mare di Positano con una successione continua di cascate in ambiente incassato. Purtroppo però l'ambiente è pesantemente alterato da briglie ed opere di captazione. L'unico tratto che ha conservato il suo aspetto naturale è il tratto più a monte, caratterizzato da un modesto ma forse perenne scorrimento idrico e da cascate di modesta altezza.

Nome Valle Pozzo
Regione Campania, Costiera Amalfitana
Centro urbano più vicino Positano
Dislivello 80 m
Sviluppo 200 m
Verticale massima 16 m
Roccia Calcare
Difficoltà2
Navetta No
Esplorazione Michele Angileri, Andrea Pucci; 30 marzo 2014

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Il fascino unico della Costiera Amalfitana sta nella incredibile convivenza tra l'Uomo e un ambiente asperrimo. In questi luoghi fatti di roccia, con pochissima terra coltivabile, divisi da enormi pareti che sbarrano il passo in qualunque direzione si voglia andare, proprio qui l'Uomo si è stabilito realizzando una fitta rete di insediamenti collegati da sentieri arditi che sfruttano cenge e passaggi nascosti, terrazzando, realizzando giardini affacciati sui burroni. Il visitatore si trova così davanti al paradosso di una montagna dolomitica abitata come se fosse un quartiere di città, con le pochissime strade strette e trafficatissime scavate nella roccia solo in tempi recenti, a suon di cariche di dinamite, strade dove lasciare un'automobile parcheggiata significa inevitabilmente rallentare il traffico (ammesso di trovare un posto dove sia materialmente possibile parcheggiare).

Ma quello che è uno straordinario elemento di fascino, che rende unici questi luoghi, finisce con l'essere anche un difetto. Qui di Uomo ce n'è troppo, e con la sua presenza e la sua opera ha alterato pesantemente l'ambiente e continua a farlo. In quelli che dovrebbero essere i più belli e selvaggi valloni dei Monti Lattari l'Uomo riversa i liquami delle fognature e la spazzatura che non viene raccolta come dovrebbe. I valloni ricchi di sorgenti, come la Valle Pozzo, sono stati invasi dalle captazioni che alimentano gli acquedotti dei paesi. L'Uomo ha incanalanto i torrenti per ricavare spazio per le abitazioni e li ha riempiti di briglie (cascate artificiali in pietre e cemento) per diminuire la forza distruttiva delle piene.

Nel momento in cui ci siamo resi conto di quanto pesante fosse l'alterazione dell'ambiente della gola di Valle Pozzo abbiamo deciso che non valeva la pena di continuare l'esplorazione, che si è così limitata alla parte alta della gola, quella più selvaggia, interrompendosi alla prima captazione.

Foto e video by Michele Angileri e Andrea Pucci

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