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Michele Angileri

Burrone Muricello

Il Burrone Muricello confluisce nel Burrone Iornito con un percorso che diviene via via più maestoso e inforrato man mano che ci si avvicina alla confluenza.
Nel punto più stretto si trovano le poche cascate del canyon, tra le quali spicca una spettacolare c33 chiusa tra alte pareti strapiombanti.
La discesa prosegue attraverso i maestosi corridoi del Burrone Iornito.

Nome Burrone Muricello
Regione Calabria
Centro urbano più vicino Melissa
Dislivello 230 m
Sviluppo 4200 m
Verticale massima 33 m
Roccia Conglomerato
Difficoltà5-6
Navetta Consigliata
Esplorazione Michele Angileri, Saverio Talerico; 6 aprile 2018

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Le colline qui intorno (come accade anche nel resto d'Italia) si vanno rinselvatichendo. Molti appezzamenti di terreno sono coltivati, oggi, ma altri sono abbandonati e altri ancora lo saranno presto, non appena moriranno gli anziani che ancora li coltivano. L'agricoltura e l'allevamento che si riescono a fare su queste colline sembrano non interessare più in confronto ad altri lavori più comodi e, forse, redditizi, nonostante oggi i trattori, le macchine, i concimi, rendano più facile l'agricoltura. Qualche decennio fa, però, le cose erano diverse ...

Nel 1949 la gente del posto aveva fame: voleva coltivare i latifondi. E protestava, chiedendo l'applicazione dei decreti emanati dal ministro Gullo, che davano la possibilità ai contadini di appropriarsi dei terreni lasciati incolti. E mentre protestava, la gente occupava terreni, tracciava confini, iniziava la semina.
Fu occupato anche il fondo Fragalà, alla destra orografica del Burrone Iornito, nel territorio di Melissa. I latifondisti chiesero e ottennero l'intervento della polizia, a Melissa come nel resto del meridione.
La mattina del 30 ottobre 1949 la polizia entrò nel fondo Fragalà e cercò di scacciare i contadini occupanti con la forza. I contadini opposero resistenza, la polizia aprì il fuoco. Tre contadini furono uccisi, quindici rimasero feriti.

Oggi che di vivere qui e coltivare queste terre sembra che non interessi più a nessuno, un piccolo monumento sperduto in mezzo alle colline ricorda i caduti di Fragalà, e ci rimanda a un tempo recente ma lontano dove queste colline brulicavano di vita e lavoro.

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