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Michele Angileri

Fosso Moneta

La piccola bastionata calcareo-marnosa dei monti Prenestini si erge panoramica ad est di Roma, a dominare il sottostante agro romano. Vicinissimi alla metropoli, i Prenestini sono uno scrigno di bellezze naturali avvolto da una lussureggiante macchia mediterranea alle basse quote e da boschi di castagni, carpini e faggi in alto. Il progressivo abbandono delle attività agricolo-pastorali e boschive avvenuto a partire dagli anni '50, li ha resi più selvaggi, tanto che alcuni sentieri di bassa quota sono stati cancellati da una macchia impenetrabile. Le zone di più difficile accesso sono oggi popolate dai cinghiali.
I centri abitati sono molto belli, panoramici, ricchi di testimonianze storiche.

Dai Monti Prenestini scendono alcune valli incassate interessanti sotto il profilo torrentistico.

Il Fosso Moneta è un affluente del Rio di Genazzano, collettore del versante sud-orientale dei Monti Prenestini e dalle colline di San Vito Romano. Il Fosso Moneta percorre la stessa faglia della Valle Cupa ma sul versante opposto della montagna.

Il tratto interessante del Fosso Moneta è assai più breve di Valle Cupa, ma è decisamente ripido e incassato, immerso inoltre in un graziosissimo ambiente mediterraneo.

Nome Fosso Moneta
Regione Lazio, Monti Prenestini
Centro urbano più vicino Genazzano
Dislivello 80 m
Sviluppo 350 m
Verticale massima 27 m
Roccia Calcare
Difficoltà3
Navetta No
Esplorazione ???

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

La prima volta provai a scendere il Fosso Moneta da solo. In quel periodo lavoravo a Genazzano, e mi recai al torrente all'uscita dal lavoro. Si trattava di una gola breve e con poco dislivello, e ritenevo fosse assai semplice da scendere.
Invece una volta scesi i primi 3 saltini mi ritrovai sull'orlo di una cascata più alta delle mie corde. La cattiva qualità della roccia mi fece capire che non era il caso di attrezzare una sosta a metà calata, ma piuttosto di tornare con corde più lunghe. Così risalii in arrampicata i saltini scesi poco prima e me ne andai.

Tornai a scendere il Fosso Moneta qualche tempo dopo, con due amici e le corde giuste.

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