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Michele Angileri

Fosso della Mola

Tra i torrenti dei Balzi il Fosso della Mola ha il più ampio bacino di alimentazione, e ciò lo rende il gioiellino acquatico dei Balzi di Grotti. Le splendide erosioni nel conglomerato si presentano qui in una straordinaria varietà di forme, e sono inoltre impreziosite dalle numerose vasche e animate dalle cascate. Vi è inoltre un suggestivo passaggio sotterraneo in un caos di blocchi.

Nome Fosso della Mola
Regione Lazio, Balzi di Grotti
Centro urbano più vicino Grotti (Rieti)
Dislivello 220 m
Sviluppo 1500 m
Verticale massima 12 m
Roccia conglomerato
Difficoltà3 - 5
Navetta Possibile
Esplorazione Michele Angileri, Daniele Ferri; luglio 1996
Parte alta: Michele Angileri; 25 aprile 2021

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Le gole dei Balzi non si vedono, rimangono nascoste dalla prospettiva e dalla vegetazione. Da fuori vedi una valle boscosa e nient'altro. Ma a volte cambiando il punto di osservazione la prospettiva può rendere un'immagine diversa, più fedele alla realtà.
Questo pensavo mentre percorrevo il sentiero della Madonna dei Balzi nel tratto che si affaccia di fronte alla Mola ... Da lí mi appariva non più l'immagine di una valle boscosa, ma di una forra da esplorare.
Qualche giorno dopo andai a fare una ricognizione. Allora non c'erano le immagini satellitari, le ortofoto, i navigatori GPS ... C'erano le carte topografiche, vendute in qualche rara libreria specializzata che immancabilmente non aveva disponibile quella che ti serviva, oppure fotocopiate da qualche biblioteca o da qualche amico. I percorsi si cercavano a naso, d'istinto. Fui fortunato (e anche bravo, si :-) ): indovinai subito il sentiero giusto e la deviazione che portava proprio all'inizio della forra.
Poi arrivò la discesa esplorativa. Un modesto flusso idrico ci accompagnò attraverso sorprese e bellezza, senza particolari difficoltà.

Negli anni il Fosso della Mola acquistò notorietà, dapprima molto lentamente, poi in maniera più decisa, fino a divenire una meta per gli operatori commerciali che gradualmente iniziavano ad apparire anche nel Lazio.
Io ci tornai qualche volta, poche in verità (lo sapete: sono sempre preso dall'esplorazione di torrenti sconosciuti). Non so quando iniziai a pensare che più in alto rispetto al punto in cui ero entrato avrebbero potuto esserci altre cascate e strettoie, anche se probabilmente nulla di importante. Mi riservai di andare a vedere, prima o poi, con calma.
Passarono gli anni, arrivò la primavera del 2021. Quella domenica mi svegliai senza avere nulla in programma, e mi accorsi che non mi sarebbe dispiaciuto fare un torrente rilassante, godere di un bagno in forra senza pensieri: un bel bagno al Fosso della Mola! Ma aspetta ... non era alla Mola che forse c'era ancora un tratto da esplorare? che faccio, ci vado? ;-)

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