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Michele Angileri

L'Infernaccio

Gli straordinari colori dell'Infernaccio rendono unica questa gola primordiale che scende dai dolcissimi pendii del vulcano di Montefiascone.

Nome L'Infernaccio
Regione Lazio - Regione vulcanica
Centro urbano più vicino Grotte Santo Stefano
Dislivello 130 m
Sviluppo 3 km
Verticale massima 28 m
Roccia Tufo, basalto
Difficoltà2-4
Navetta Possibile
Esplorazione Prima discesa integrale in stile torrentistico: Michele Angileri; marzo 2023

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Nel panorama escursionistico del Lazio l'Infernaccio si colloca tra i luoghi relativamente conosciuti, visitati da coloro che ricercano e apprezzano itinerari più particolari e selvaggi. Non ci sono cartelli turistici, il sentiero che scende nella gola lo trovi se qualcuno ti spiega bene dov'è (e anche così non è immediato trovarlo) e quando lo trovi scopri che presenta punti esposti e scivolosi e non è certo un sentiero turistico ...
Negli ultimi anni, però, grazie ad Internet e ai social network (e grazie all'attenzione sempre maggiore che la gente dedica a questo genere di luoghi) l'Infernaccio sta divenendo sempre più conosciuto e visitato, da gruppi di escursionisti non necessariamente esperti. Niente folle, per fortuna: ancora oggi la visita alle cascate avviene per lo più senza incontrare nessuno.

Se poi si vuole fare del torrentismo all'Infernaccio ... si può stare assolutamente tranquilli: in tutto il corso della gola non si incontrerà nessuno se non, al limite, ai piedi delle cascate principali. L'Infernaccio non è mai stato considerato un itinerario di torrentismo, anche se negli anni gli escursionisti più temerari si sono cimentati nella discesa delle sue cascate più conosciute (certamente la cascata principale del ramo destro, forse anche quella del ramo sinistro). Io stesso una dozzina di anni fa mi recai all'Infernaccio, visitai le cascate principali, percorsi la gola a valle della confluenza tra i due rami ... e conclusi che no, quello non era un posto dove fare del torrentismo, troppo poco il dislivello, troppo poche le cascate.
Poi, col passare degli anni, l'elemento ambientale divenne la ragione principale della mia ricerca di percorsi torrentistici. Della presenza di elementi ludici o del numero delle cascate non mi importava più un granché, e quindi riconsiderai l'idea di percorrere integralmente l'Infernaccio in stile torrentistico.
E sono contento di averlo fatto :-)

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