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Michele Angileri

Fosso della Corva

Alimentato da una modestissima sorgente, il Fosso della Corva si getta nella gola di Selva Grande con una cascata che è tra le più alte del massiccio ma che osservata da fuori non ha un bell'aspetto. Esiste un unico punto di vista da cui si può cogliere la bellezza della grande cascata: dall'alto, appesi a una corda mentre si scendono in successione i salti di roccia che la compongono. Per farlo occorre percorrere il torrente che la alimenta, e scoprire così un'altra bella cascata (la potremmo chiamare Cascata alta della Corva).

Una volta giunti ai piedi della Cascata della Corva ci si trova in mezzo alla gola inferiore di Selva Grande, e l'unico cammino possibile è verso il basso, lungo la forra, attraverso le vasche e giù per le cascate di Selva Grande.

Nome Fosso della Corva
Regione Lazio
Centro urbano più vicino Amatrice
Dislivello 285 m
Sviluppo 900 m
Verticale massima 75 m
Roccia Marna, calcare
Difficoltà7
Navetta Possibile
Esplorazione Prima discesa torrentistica: Michele Angileri, Andrea Pucci; 8 giugno 2014

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

I primi a percorrere le cascate della Laga (e dunque ad esplorarle) sono stati gli appassionati di arrampicata su ghiaccio. Fu così anche per la Corva: nei giorni più freddi dell'anno il filo d'acqua che proviene dalla sorgente della Corva crea una spettacolare cascata di ghiaccio, scoperta e scalata dagli appassionati di questa disciplina. Siccome però questo sito si occupa di torrentismo mi limito a citare gli autori della prima discesa in stile torrentistico, in assenza di neve e ghiaccio.

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