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Michele Angileri

Torrente delle Cento Acque

Il Torrente delle Cento Acque è il principale collettore delle acque del versante occidentale del Monte Cocuzzo. Nonostante il nome e l'ampio bacino di alimentazione il torrente può andare in secca nelle annate meno piovose: il Cocuzzo è, infatti, una montagna carsica. Le copiose acque sotterranee del Cocuzzo riemergono nella parte bassa della valle, e da quel punto il torrente delle Cento Acque viene chiamato Fiume di Mare.

La lunga e faticosa discesa del torrente delle Cento Acque inizia tra gli impenetrabili boschi del Cocuzzo e si sviluppa sul fondo di un vallone che di tanto in tanto presenta facili gole e qualche cascata.

Nome Torrente delle Cento Acque
Regione Calabria, Catena Costiera
Centro urbano più vicino Fiumefreddo Bruzio
Dislivello 460 m
Sviluppo 4 km
Verticale massima 18 m
Roccia Calcare
Difficoltà3
Navetta Necessaria
Esplorazione Michele Angileri, Andrea Pucci; 18 agosto 2012

 

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Cosa trovate nella descrizione dettagliata della gola

Ricordi

Finalmente arrivammo sul greto. L'ultima ora l'avevamo impiegata per attraversare una tipica giungla calabrese, lussureggiante, fitta, spinosa, quasi impraticabile. La giornata decisamente calda e l'umidità decisamente alta ci avevano fatto sudare moltissimo. Le carezze dei rovi avevano lasciato i loro ricordi sulla camicia e sulla pelle, ma insomma ... finalmente eravamo sul greto, e l'amato rumore dell'acqua che salta tra i massi ci faceva presagire i meritati bagni rinfrescanti nelle pozze e le docce sotto le cascate.

Percorsi qualche centinaio di metri giungemmo all'inizio della gola, occupato da un maestoso caos di massi. Ma proprio lì ... l'acqua scompariva tra la ghiaia e i massi del greto. Pensai: poco male, rispunterà dopo il caos ... E invece no: non ricomparve più. Il resto della gola era completamente asciutto.
Pazzesco: 2 anni prima avevo effettuato una ricognizione, sempre nel mese di agosto, trovando lo scorrimento idrico che potete vedere nelle foto 8 e 9.

Il bagno nelle vasche e la doccia sotto le cascate rimasero un miraggio che ci spingeva avanti, nell'unica direzione possibile, mentre continuavamo a perdere litri di sudore.

Foto e video by Michele Angileri e Andrea Pucci

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